martedì 23 settembre 2008

Amyboy (AKA quanti alias)










"click" on image to enlarge

P.S. Manca In New Dheli o Delhi
che dir si voglia.

giovedì 3 gennaio 2008

Sulle sette e venti di mattina (sempre ad amantea)

minchia. stamattina che devo partire mi sono svegliato prima che mia madre mi chiamasse. buongiorno, sono le sette e un quarto di mattina. maronn'. il post di ieri sera sulle dodici ore è stato rivelatore. nottata un pò agitata come sempre prima di partire e a dire il vero non ce ne sarebbe il motivo. solo che ho fatto un paio di incubi. boh. devo smettere di bere coca-cola. mi fa un effetto strano. non fa nulla. sono ancora qui. tra un'ora e mezza si parte. magari è buono che mi son svegliato presto. posso farmi la barba e prepararmi senza fretta prima che albe venga a prelevarmi. ize of the world. 'nchiochiato. saluti ed ancora buongiorno. 

mercoledì 2 gennaio 2008

sulle dodici ore circa ed il problema di amantea

          buonasera. sono le ventuno e quarantanove circa del due gennaio duemilaotto. è il due gennaio duemilaotto ed ogni volta prima di partire è sempre la stessa storia. uno strano nervosismo che mi prende e non me lo so spiegare e non so il perchè. oramai ci ho quasi fatto il callo, diciamo. oramai non ci faccio più caso diciamo. ma il leggero nervosismo permane e rimane. salutare tutti e pensare che tra dodici ore circa partirò e tra ventiquattro ore circa sarò già a firenze e sarà solo firenze e via panicale che oramai. poi andare a dormire con il pensiero che per un pò il mio letto non sarà questo e ci vorrà altro tempo ancora. 

          pensieri un pò complicati questi. pensieri forse un pò stupidi questi. avere sempre l'impressione di aver dimenticato qualche cosa. avere mai paura di quello che verrà eccetera eccetera. il mio corpo che cambia ed il mio paese che fa lo stesso. 

          rodolfo musì mi ha svelato quale è il vero male di amantea. quando durante il cenone di fine anno gli ho chiesto perchè secondo lui amantea non ha più quella magia che doveva avere treanta, quarant'anni fa lui mi ha risposto che semplicemente amantea è diventata troppo grande. ha perso la sua dimensione. probabilmente ha ragione. non è più quel paesino in riva al mare pieno di colori semplici e vivi. 

          ad amantea non c'è più "ù pontile" dietro il sombrero dove a malapena riusciva a passare una macchina senza strisciare adesso c'è un sottopasso bello grosso dove ci passano comodamente anche tre macchine. rodolfo ha detto che via margherita è diventata la strada più brutta d'italia. e dando un'occhiata ai mega-schermi pixelosi che trasmettono le pubblicità 24h su 24 non puoi che dargli ragione. saluti.

domenica 30 dicembre 2007

Vorrei cogliere quest'occasione...

Vorrei cogliere quest'occasione per ringraziare la macchinetta della moka e i cani che rincorrono le macchine. I film di kung-fu alle tre di notte, Murphy per la sua legge, un giro gratis, l'ecc. e l'eccetera eccetera. La morte del domani, l'esaurirsi del tempo, la nostra ricerca di un tempo nuovo, i sorrisi di cameriere di autostrada, gli occhi stanchi dei controllori di volo in aereoporti fuori stagione. Le colline, i campi, i campetti, le strade, gli stadi, le piste, e il ragazzo delle pizze a domicilio. Il saper come bilanciare. I perdenti, le mie ossessioni, la pace delle foreste sommerse, gli orgasmi delle spiagge deserte, l'eleganza dei cimiteri di automobili, l'eleganza dei parcheggi multipiano, la poesia degli hotel abbandonati. Tutti gli dei greci, non solamente quelli buoni, le montagne russe e una sveglia telefonica. Cosa sai, cosa non sai e chiunque si sia mai chiesto perchè. Le Dune Buggy, i pro e i contro, la teoria e la pratica. Il mare come olio, il kebab e l'odore dell'erba bagnata. I nodi ai fazzoletti, le cicatrici. Le precedenze. Le dimenticanze e le mattine pure. Le lattine, il peso piuma, il peso massimo, gli estremi e tutto quel che ci potrebbe essere in mezzo. Il potere che ha l'immaginazione di plasmare il mondo. L'arroganza, la strafottenza e il topolino che viene a prendere il dentino. I ponti, i corridoi, le passerelle. Darwin e i lacci delle scarpe. Chi sei, non chi potresti essere. Il saper perdere. Le scritte sui muri, il treno e l'andare un pò più oltre. La sfacciataggine e il vizio. F.L. Wright. Chiunque abbia avuto l'idea dei sottotitoli, i gemelli, i denti d'oro, le pantofole e i musei. La pazzia, la verita' dell'inesplicabile, il buon senso delle pietre, la follia dei fiori. Quel qualcosa ottenuto con niente, tutto ciò che hai, quel poco che da solo è già tanto e Katie Stuart. I noleggi video 24 ore, quelli che ne vogliono parlare e i biscotti a forma di lettere. Chi ha polso e chi l'equilibrio. Quelli che erano per una vita spericolata, il prima, il durante e il dopo. L'aprire la porta, il guardarvi attraverso, l'oltrepassarla. La lettera, la parola e la libertà di dire non me ne frega un cazzo. Una maglietta pulita. L'apprezzarlo o meno. Le scale, l'ascensore, il taxi e chiunque abbia seguito il suo corso fino alla fine. Chi non c'è più. Il telecomando, lo stravaccarsi sul divano, le vendite commerciali in tv, il come e il perchè. Quella ragazza che era sull'autobus stamattina, l'occhiata, lo sguardo e l'incanto. L'impossibilita' dell'esistenza, l'umorismo delle montagne, l'assurdita' dell'elettromagnetismo, la farsa della geometria, la crudelta' dell'aritmetica, gli intenti omicidi della logica. Un tentativo, il fallimento e il preoccuparsi ma fregandosene. Il tuo meglio e il tuo peggio. L' Ego, il Sè, la tua mente, il non disperare, il perdere la testa e i jeans larghi. La consapevolezza che non hai visto ancora tutto. Il deodorante, una scusa, la Terra e il primo uomo che un giorno guardò le stelle. Il libero arbitrio. I distributori automatici, i supermarket e gli alberi da frutto. Il fermarsi, un giorno libero. Certi animali (già sapete chi siete). La luce emessa dai videoregistratori nelle vetrine dei grandi magazzini, l'eleganza delle macchie d'olio sulle gondole dei 747 parcheggiati sulle piste catramate dell'aereoporto. L'inventore del cerchio, i tuoi piedi e qualsiasi posto dove ti vada di andare. Le mappe, i diagrammi, i codici, gli scacchi, i puzzle, gli orari aerei, le segnalazioni d'aereoporto. La realtà per quel che è, la verità, i giorni quando piovono rane e il sogno di volare. Il mistero e la malinconia di una mano, la gentilezza degli alberi, la saggezza della luce. Chiunque abbia deciso di dare delle regole, chiunque le abbia infrante, chiunque o qualsiasi cosa ci abbia mai ispirato.