giovedì 3 gennaio 2008

Sulle sette e venti di mattina (sempre ad amantea)

minchia. stamattina che devo partire mi sono svegliato prima che mia madre mi chiamasse. buongiorno, sono le sette e un quarto di mattina. maronn'. il post di ieri sera sulle dodici ore è stato rivelatore. nottata un pò agitata come sempre prima di partire e a dire il vero non ce ne sarebbe il motivo. solo che ho fatto un paio di incubi. boh. devo smettere di bere coca-cola. mi fa un effetto strano. non fa nulla. sono ancora qui. tra un'ora e mezza si parte. magari è buono che mi son svegliato presto. posso farmi la barba e prepararmi senza fretta prima che albe venga a prelevarmi. ize of the world. 'nchiochiato. saluti ed ancora buongiorno. 

mercoledì 2 gennaio 2008

sulle dodici ore circa ed il problema di amantea

          buonasera. sono le ventuno e quarantanove circa del due gennaio duemilaotto. è il due gennaio duemilaotto ed ogni volta prima di partire è sempre la stessa storia. uno strano nervosismo che mi prende e non me lo so spiegare e non so il perchè. oramai ci ho quasi fatto il callo, diciamo. oramai non ci faccio più caso diciamo. ma il leggero nervosismo permane e rimane. salutare tutti e pensare che tra dodici ore circa partirò e tra ventiquattro ore circa sarò già a firenze e sarà solo firenze e via panicale che oramai. poi andare a dormire con il pensiero che per un pò il mio letto non sarà questo e ci vorrà altro tempo ancora. 

          pensieri un pò complicati questi. pensieri forse un pò stupidi questi. avere sempre l'impressione di aver dimenticato qualche cosa. avere mai paura di quello che verrà eccetera eccetera. il mio corpo che cambia ed il mio paese che fa lo stesso. 

          rodolfo musì mi ha svelato quale è il vero male di amantea. quando durante il cenone di fine anno gli ho chiesto perchè secondo lui amantea non ha più quella magia che doveva avere treanta, quarant'anni fa lui mi ha risposto che semplicemente amantea è diventata troppo grande. ha perso la sua dimensione. probabilmente ha ragione. non è più quel paesino in riva al mare pieno di colori semplici e vivi. 

          ad amantea non c'è più "ù pontile" dietro il sombrero dove a malapena riusciva a passare una macchina senza strisciare adesso c'è un sottopasso bello grosso dove ci passano comodamente anche tre macchine. rodolfo ha detto che via margherita è diventata la strada più brutta d'italia. e dando un'occhiata ai mega-schermi pixelosi che trasmettono le pubblicità 24h su 24 non puoi che dargli ragione. saluti.